giovedì 19 febbraio 2015




Il cielo


Quando i miei occhi guardano il cielo
cammino
con passo di rondine




Il ballo delle nuvole  


29 x 21 cm










Con la tua mano nella mia

(ricordo di un giorno felice
disegnato nel cuore)  

27 x 17 cm









Il tuo sorriso

riempie i miei occhi come se fosse il cielo,

io non chiedo nulla di più

se non di cullare il tuo cuore

con la stessa dolcezza

con cui le onde cullano i bambini

quando vedono per la prima volta il mare






 Il mare 



Dipinto esposto alla mostra collettiva 
al Centro Commerciale Fuentes di Piantedo.

Scrive la critica: 

La pittura di Alberto Bonacina è un groviglio di più stili, tentata di infantile puerilismo. Il mondo esterno non esiste per questo pittore, per lui contano solo le sue emozioni; è probabile che dipinga per compensare le sue frustrazioni, perché nei suoi lavoretti c’è sempre una donna o più donne che non ci sono più o comunque un malinconico vuoto che resta da colmare. Lasciamogli credere che possa riempirlo dipingendo. 

(Paolo Saveri, ArteC'è, 
dopo la mostra collettiva
al Centro Commerciale di Fuentes
a Piantedo, 
novembre 2012). 


Pur accettando le critiche, sentendomi chiamato in causa nel mio piccolo, rispondo appellandomi a quanto scrissero i pittori futuristi nel loro manifesto, pubblicato nel 1910: 

“In riferimento a tutte le arti, i critici sono inutili e dannosi”


Manifesto dei pittori futuristi 
 (Marinetti, Boccioni, Carrà, Russolo, Balla e Severini) 
11 febbraio 1910 





 Fermarsi a guardare un bosco, 
un giorno di primavera 
19 x 27 cm







 Lontani  

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